Il rituale della guerra

Isola di Papua, Indonesia

Un uomo, per essere un vero uomo, deve essere un Guerriero. Questo è quello che dice la gente che vive nella Valle del Baliem e nelle circostanti montagne.

. I Dani, i Lani e gli Yali sono i popoli che da sempre vivono in questa remota e, fino a pochi anni fa, sconosciuta, zona della Papua Indonesiana, chiamata in precedenza Irian Jaya.

Un uomo deve saper difendere la propria famiglia, il proprio villaggio dai nemici. Invadere il territorio di un altro clan, il furto di un maiale o il rapimento di una donna, sono dei motivi validi per scatenare una guerra fra i vari villaggi. Infatti, spesso e volentieri, oltre ai due villaggi coinvolti direttamente nel conflitto, partecipano anche altri villaggi che sono alleati da una o dall’altra parte.

Sono quindi centinaia i guerrieri che si affrontano sul campo, nella - Terra di nessuno -. Fra i vari confini dei territori di pertinenza di ogni tribù, vi è una parte che non è di nessuno, una zona neutrale. Ed è qui che i guerrieri si danno appuntamento per la guerra. La battaglia comincia al mattino presto e prosegue fino al pomeriggio, prima che faccia buio. Spesso le capanne sono distanti dal luogo della battaglia, e nonostante siano tutti uomini coraggiosi, nessuno di loro vuole camminare nella giungla col buio, perché di notte nella foresta girano gli spiriti maligni.

Col viso dipinto e il capo coperto da piume dell’uccello del Paradiso, tutti armati di arco e frecce o lance, i guerrieri si muovono sul campo con grande agilità seguendo una strategia comune con attacchi continui al nemico. Poi alcuni momenti di riposo per studiare nuove strategie.  Se sul campo di battaglia un guerriero rimane a terra ferito, l’aggressore si ferma per dare la possibilità di recuperare il ferito. Se invece un guerriero muore, la battaglia si ferma, e tutti tornano ai propri villaggi. Ma è solo una tregua momentanea.

La guerra fra i popoli della Valle del Baliem, è una - Guerra rituale -, fatta di canti, urla violente, movimenti corporei ben precisi, di regole non scritte, di codici d’onore, da sempre rispettati. Quello della – Vendetta – è il sentimento più forte e più diffuso fra i Dani, i Lani e gli Yali. E’ una spirale ormai millenaria, che si è tramandata fino a pochi decenni fa. Il clan che aveva subito la perdita, doveva vendicare la morte con un’altra morte, e la guerra poteva durare anche anni.